06/10/12

DERBY MADONNINA: C'ERA UNA VOLTA SHEVA


Milan-Inter, mille sfide
Il Pazzo, Cassano e il Faraone

Torna la stracittadina milanese che anche in tempi di crisi non perde il suo fascino
Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini. Ansa/LaPresse
Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini. Ansa/LaPresse
Milan vs Inter ai tempi della crisi regala lo stesso spunti ed emozioni. C'è da sbizzarrirsi. Basta infilare la mano nel cilindro per scoprire nuove sfide. Una a caso? Scontata: Pazzini contro Cassano. Destini strani. Insieme alla Samp, poi dirottati il primo all'Inter, il secondo al Milan, il primo al Milan e il secondo all'Inter. Il barese ha già segnato 4 reti; un filotto come mai gli era accaduto nelle prime sei partite di campionato, dispensando tra l'altro magie, assist e illuminazioni. Il Pazzo invece di gol ne ha fatti 3. Quelli al Bologna; una tripletta strampalata, ma decisiva. A parte la palla sfiorata (così dice lui) a San Pietroburgo - anche se la sua zampata ha messo un po' in crisi l'autore dell'autogol Hubocan - l'attaccante del Milan non ha ancora trovato il guizzo risolutore. "Conosciamo benissimo il Pazzo - ha detto Milito -. E' un grandissimo attaccante a cui dobbiamo stare attenti perché può farti male in qualsiasi momento". Proprio come Cassano. Fuoriclasse come Antonio inventano quando meno te lo aspetti. Al Milan stanno riflettendo. Intanto entrambi i club si godono l'Europa.
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QUESTIONI DIFENSIVE — Tornando alle sfide e ai protagonisti, il reparto difensivo dei rossoneri contro FantAntonio dovrà esaltare l'organizzazione. E' innegabile: quando una squadra subisce la maggior parte dei gol su palle inattive (il secondo subito a San Pietroburgo grida ancora vendetta) qualcosa non funziona. Allegri ha già schierato otto difese diverse senza riuscire mai a far quadrare il cerchio. Note positive sono arrivate dalla Russia, quando - dovendo difendere il 3-2 -, il tecnico è passato alla difesa a tre con i due esterni del centrocampo a 5 pronti a scalare. Chissà: potrebbe essere una soluzione, anche se delegittemerebbe il 4-2-3-1 definito da Galliani "alla spagnola". Al di là dei numeri, sarà grande sfida a Diego Milito, uomo derby per eccellenza (anche quando era al Genoa). Al Milan, in campionato, ne ha fatti 6. Se poi gli aggiungi Cassano e magari in corsa Coutinho e Palacio. Beh, sirene spiegate.
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MURI E FARAONI — Ma anche dall'altra parte ci sarà poco da scherzare. Pazzini ha voglia di togliersi qualche sassolino dalla scarpa e poi c'è il Faraone. Stramaccioni non ha bisogno di spiegare a Walter Samuel come si fa. "The Wall" è atteso alla sfida contro El Shaarawy, l'uomo del giorno, 5 gol in dieci giorni; 19 anni contro 34. Basterà l'esperienza a vincere contro l'intraprendenza e la velocità? Ma alla fine tutto si giocherà a centrocampo. Al 4-2 e fantasia l'Inter risponderà con un 3-5-2, ma poi, non ci sarà da sorprendersi se il Milan si adeguerà, perché l'ennesimo derby di Javier Zanetti e di Massimo Ambrosini (se ci sarà) è una sfida emotiva che spesso si costruisce in corsa. Insomma, seppur strangolato dalle restrizioni economiche, la stracittadina non perde il suo fascino. Soprattutto quello di domenica sera: se l'Inter dovesse vincere, porterebbe il vantaggio sui rossoneri a 8 punti, esaltando il suo cammino verso il vertice. Per il Milan un gap devastante dopo solo sette giornate, senza contare quello da Juve e Napoli. Roba da crisi profonda. Ma se ai rossoneri riuscirà l'impresa di slancio potrebbero tornare dove gli compete.

FONTE: Gazzetta.it

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