01/08/12

NUOVA FILOSOFIA ROSSONERA...


Berlusconi e la nuova era rossonera


I tempi cambiano e le "follie" sono un ricordo. Un messaggio che Silvio Berlusconi, nella lunga intervista a"Milan Channel", ha voluto far intendere a tutto il popolo rossonero. Impossibile replicare i grandi acquisti degli anni '90 e quelli dei primi anni 2000: Shevchenko 45 miliardi di lire, Inzaghi 40 miliardi più Cristian Zenoni, Rui Costa 85 miliardi, Nesta 30 milioni di euro... La Champions del 2003 non ha bloccato le spese, anche se si è pensato più ad amministrare che ad ingaggiare giocatori in massa. Il cambio radicale è iniziato nell'estate del 2009, a seguito della cessione di Kakà: da quel punto in poi, il Milan ha centellinato le proprie risorse, adottando una strategia completamente diversa rispetto al passato. Gli unici calciatori, dal giugno 2009 al luglio 2012, per cui i rossoneri hanno speso oltre 10 milioni, sono solo tre: Hunteelar nel 2009, Ibrahimovic e Robinho nel 2010 (i primi due, tra l'altro, sono stati rivenduti quasi alle stesse cifre d'acquisto). Per il resto si è lavorato molto sui parametri zero, prestiti, comproprietà e giovani promesse: il bilancio è positivo, considerando che il Milan è riuscito a vincere rinnovando nel frattempo l'intera rosa. Ora arriverà il momento più duro, ma non per questo meno affascinante: le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva, unite agli addii dei senatori, hanno rappresentato il salto definitivo tra due ere. Il Diavolo ripartirà dai giovani, costruendo in casa i suoi "top player" con un occhio sempre vigile al bilancio: una filosofia che stride con quella precedente, ma che è necessaria per poter costruire, negli anni, un nuovo ciclo vincente. Già nelle prossime settimane dovranno essere mossi i primi mattoni per la "ricostruizione": Allegri necessita di rinforzi e, in questo senso, si sta muovendo Adriano Galliani. Servirà un giusto mix di gioventù e di esperienza, senza sperperare risorse preziose: forse non si riuscirà a vincere nell'immediato, ma si porranno le basi per i prossimi anni. D'altronde, dopo l'exploit 2007, il Milan (pur investendo) ha dovuto aspettare quattro anni prima di risollevare un trofeo. Non è da escludere che, in un campionato italiano piuttosto equilibrato, con un paio di acquisti azzeccati (ed economici) si possa tornare immediatamente alla vittoria.

Fonte: milannews.it

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